

Il prodotto ha ottenuto uno o più premi/riconoscimenti dalle riviste o esperti del settore.
Il vino Rosso Faye Vigneti delle Dolomiti della cantina Pojer e Sandri è un IGT riserva, prodotto con uve cabernet sauvignon 50%, cabernet franc–merlot–lagrein per il rimanente 50%.
Segue un processo di fermentazione in tini di legno, invecchiamento in piccoli fusti nuovi di rovere per circa un anno e affinamento in bottiglia per 12 mesi prima della commercializzazione.
Il Rosso Faye ha un colore rosso granato intenso con riflessi nero-violacei.
Il Rosso Faye Vigneti delle Dolomiti IGT Riserva 2016 di Pojer e Sandri accompagna bene i gambi di vitello arrosto con polenta, una bistecca alla griglia o una cremagliera di agnello.
Produttore:
Formato: 0,75 l
Informazioni utili
Descrizione
ll Rosso Faye Vigneti delle Dolomiti IGT Riserva 2016 di Pojer e Sandri è un vino rosso ottenuto da un blend di Cabernet Sauvignon 50% e Cabernet Franc, Merlot e Lagrein per il rimanente 50%.
Il vino Rosso Faye viene realizzato con uve raccolte sul conoide di Faedo nel comune di San Michele a 250 m. s.l.m. con esposizione Sud–Sud/ovest. Il terreno è variabile in profondità da 30 a 100 cm, è di tipo limoso–calcareo e poggia su conglomerato marnoso.
La posizione della vigna del Rosso Faye è alquanto ventilata per l’influenza dell’Ora del Garda, vento che trae origine dal vicino lago.
Il sistema vitivinicolo utilizzato è la classica pergoletta trentina aperta” con circa 8000 ceppi per ettaro.
Colore rosso rubino dai riflessi nero-violacei.
Profumo franco, complesso e ampio, in cui si riconoscono aromi di frutti rossi e neri, quali ribes nero, lampone, mora, ciliegie e prugne, accompagnate da sentori di peperone, pepe e cannella.
Un vino elegante, asciutto, ricco in estratto, piacevolmente tannico e molto persistente con un ritorno di note di liquirizia.
Premi
Abbinamenti
Produttore
Pionieri della viticoltura eroica
Produrre vino di gran pregio dai vigneti posti tra la Valle dell’Adige e la Valle di Cembra, precisamente sulla collina di Faedo, collina che a detta di molti possedeva una ridotta vocazione vitata. Arrivando un giorno ad un vino dove la chimica non è ammessa, dove tutto deve seguire un filo logico verso la purezza, la purezza assoluta.
“In un mare di schiava,
coltivata a Faedo e venduta agli Alto-Atesini per produrre il “lago di Caldaro” abbiamo puntato su dei vini quasi rivoluzionari per il momento: la Schiava e il Vin dei Molini vinificati in rosato… freschi, fragranti, profumati e a bassa gradazione, in contrasto con un vino, il “lago di Caldaro”, spesso spento, piatto e addirittura abboccato, dolce, con note calde e sovente ossidate, che stavano nauseando un consumatore sempre più esigente e desideroso di novità”
Il prodotto è stato selezionato dal nostro staff.
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