

All’Isola d’Elba la Tradizione vitivinicola ha origini millenarie: Plinio il vecchio la chiamava “L’Isola del vino buono”, mentre le anfore vinarie dell’epoca romana, ritrovate nei relitti adagiati sui fondali elbani, raccontano tutta la storia della navigazione antica.
In tempi più recenti, nel XVIII secolo, anche Napoleone lasciò impronte significative, oltre a riorganizzare l’attività mineraria, incrementò notevolmente la produzione e l’esportazione di vino.
Il nuovo Rosso delle Ripalte, segue la tradizione vitivinicola elbana cercando di apportare elementi innovativi. Il vitigno principale di questo vino, la Grenache, comune a tutto il bacino del mediterraneo e chiamata anche alicante, cannonau e garnacha, si adatta perfettamente al clima arido e secco dell’Isola.
Produttore:
Formato: 0,75 l
Informazioni utili
Descrizione
Alla vista: colore rubino intenso e vivace.
Al naso: delicato, complesso con sentori di lampone, ribes, ciliegia matura e note speziate.
Al palato: in bocca è ampio e strutturato, fruttato e floreale, si avverte la mineralità e la freschezza, un’espressione tannica morbida e vellutata. Vino di grande carattere, armonico, con un finale sorprendentemente elegante.
Abbinamenti
Produttore
La Fattoria è il ramo agricolo della Tenuta delle Ripalte, sul promontorio posto all'estremità sud-est dell'Elba che, con le sue vigne, domina una costa di spiagge e calette intagliate nell’alta scogliera (Ripe Alte).
Al centro della Tenuta sorge la bella villa ottocentesca circondata da numerosi casali che, grazie ad un recupero rispettoso, ospitano ora appartamenti ideali per una vacanza relax.
Nel 2003, al fine di valorizzare l'antica vocazione agricola e in sinergia con l'attività turistica, abbiamo impiantato un vigneto per riprendere la produzione del più famoso e tipico vino elbano: l'Aleatico.
È un prodotto unico, dalla struttura complessa e dall'inconfondibile aroma, frutto del sole che lo matura e lo concentra e della mineralità del territorio su cui cresce.
Tutta la proprietà è un’oasi naturale, totalmente inserita nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, dove, tra macchia mediterranea e pini maestosi, è facile incontrare ancora pernici rosse, fagiani, lepri e capre selvatiche.