

Il Pinot Nero di Pojer e Sandri è un IGT dei Vigneti delle Dolomiti, un vino rosso dal colore rubino chiaro trasparente.
Ha persistenti profumi di frutti di bosco, fragole, lamponi con un'ottima corrispondenza gusto-olfattiva e una bella densità che esalta il sapore di mirtillo.
Ottimo vino sia per selvaggina da piuma, che arrosti o tartare di tonno e salmone affumicato. 20004
Produttore:
Formato: 0,75 l
Informazioni utili
Descrizione
La tenuta Pojer e Sandri nell'area dei Vigneti delle Dolomiti, ha realizzato questo vino IGP che si accompagna bene a carni rosse, in particolare l'arrosto in umido.
Risulta molto interessante anche l’abbinamento con pollame a carne scura quale faraona, piccioni, anatre, oche. Oltre a questi piatti può essere accompagnato anche al pesce, come ad esempio tartare di tonno e salmone affumicato.
Il Pinot Nero della cantina Pojer e Sandri viene coltivato a Faedo in località Rocol a 300 m. s.l.m. con esposizione Sud e in località Palai a 700 m. con esposizione Sud una zona in piena area dei Vigneti delle Dolomiti.
I terreni sono variabili in profondità da 30 a 100 cm, sono di tipo limoso–calcareo e poggiano su un conglomerato marnoso.
Le posizioni sono alquanto ventilate per l’influenza dell’Ora del Garda, un vento che trae origine dal vicino lago.
La vigna viene coltivata utilizzando il sistema a “pergoletta trentina aperta” con 6500 ceppi per ettaro e guyot con 6200 ceppi per ettaro.
Il Pinot Nero di Pojer e Sandri ha un colore rosso rubino chiaro, trasparente.
Dal profumo persistente di frutti di bosco, fragole, lamponi.
Palato perfettamente copiante il naso, di bella densità, generoso ed esaltante il frutto: un mirtillo di azzeccata viscosità, d’impeccabile pulizia.
Abbinamenti
Produttore
Pionieri della viticoltura eroica
Produrre vino di gran pregio dai vigneti posti tra la Valle dell’Adige e la Valle di Cembra, precisamente sulla collina di Faedo, collina che a detta di molti possedeva una ridotta vocazione vitata. Arrivando un giorno ad un vino dove la chimica non è ammessa, dove tutto deve seguire un filo logico verso la purezza, la purezza assoluta.
“In un mare di schiava,
coltivata a Faedo e venduta agli Alto-Atesini per produrre il “lago di Caldaro” abbiamo puntato su dei vini quasi rivoluzionari per il momento: la Schiava e il Vin dei Molini vinificati in rosato… freschi, fragranti, profumati e a bassa gradazione, in contrasto con un vino, il “lago di Caldaro”, spesso spento, piatto e addirittura abboccato, dolce, con note calde e sovente ossidate, che stavano nauseando un consumatore sempre più esigente e desideroso di novità”
Il prodotto ha ottenuto uno o più premi/riconoscimenti dalle riviste o esperti del settore.
Il prodotto ha ottenuto uno o più premi/riconoscimenti dalle riviste o esperti del settore.