Sangiovese, il vitigno più diffuso in Italia

Sangiovese, il vitigno più diffuso in Italia

Da: Camilla - Categoria: Curiosità

TI PRESENTO IL SANGIOVESE | ORIGINI E PECULIARITA’ 

Vino rosso, Toscana, vitigno a bacca nera più diffuso in Italia. Di chi si tratta? Errare humanum est cantava un’antica locuzione latina… ma qui, proprio non si può sbagliare!

Protagonista di questo approfondimento è il Sangiovese, vitigno autoctono italiano con l'11% di terre coltivate e uno dei più antichi d’Italia. 

In breve, e giusto per entrare subito nel vivo, il viticoltore sa che questo è un tipo di vitigno versatile, adattativo, a maturazione tardiva e con una resa importante e costante. Senza particolari esigenze di terreno, dà però i migliori risultati con i climi caldi ma secchi e con i terreni a prevalenza di argilla, in tal modo non si incorre a marciumi del grappolo e mediamente si ottiene un risultato di tutto rispetto.

UNO SGUARDO ALLA STORIA

Stando alle analisi del DNA si è rilevato che questo vitigno sia nato da un’unione spontanea tra due genitori altrettanto noti: il Ciliegiolo e il Calabrese di Montenuovo, dunque tra il centro e il meridione campano. 

Come ogni storia che si rispetti anche il Sangiovese è ricoperto di leggenda… Forse Sanctus Giove, dio pagano dei romani, avrebbe ceduto il proprio nome e dato vita all’attuale “Sangiovese”; o forse, stando ai racconti dei romagnoli, il termine sangiovese sarebbe stato coniato da un monaco del riminese il quale, nel rispondere ad ospiti d’alto rango entusiasti del vino, nominò il vino “Sanguis Jovis”, in onore del Monte Giove, luogo su cui sorgeva il monastero cappuccino. In ultimo c’è chi sostiene che il termine derivi invece da “sangiovannese”, che indicherebbe persona/cosa proveniente da San Giovanni Valdarno, Toscana. 

Al di là del significato etimologico, stando agli studi effettuati, l’uva di Sangiovese risalirebbe fino al tempo degli Etruschi, e per essere un’ultra millenaria se li porta anche alla grande! 

Ebbene, non ci è dato sapere quale sia la storia esatta del suo nome ma al momento direi che ci accontentiamo di sorseggiare questo rosso, e con grande piacere.

ORGANOLETTICA

COLORE: rosso color rubino, più o meno intenso in base al territorio di coltivazione, di attenuata trasparenza.

AROMA: a primo impatto è subito riconoscibile l’acidità data dalla mescolanza tra le note floreali di iris e di viola mammola con la frutta rossa. Mano a mano, maturando, esse si tramutano in pepe nero prima e in sensazioni di sottobosco poi (muschio, felce, humus). Con affinamento in legno sono altrettanto percepibili note di tabacco, caffè, cuoio, vaniglia.

GUSTO: La forte struttura tannica e l’accentuata acidità conferiscono al Sangiovese un gusto decisamente corposo e avvolgente e a lunga persistenza. 

Una botte di grandi dimensioni è il luogo ideale per un affinamento al top, che non ne modifichi l’essenza e che non comprometta la sua grandiosa capacità di invecchiamento. 

E’ spesso assemblato con gli autoctoni Canaiolo, Pugnitello e Colorino o con Cabernet, Merlot e Syrah.

GEOGRAFIA DEI VINI DA UVE SANGIOVESE

La sua fama lo precede per essere il fautore in purezza di uno dei migliori vini italiani, l’illustre Brunello di Montalcino, e per essere alla base del Vino Nobile di Montepulciano e dell’amatissimo Chianti Classico. “sugoso e pienissimo vino che non fallisce mai” scrive Giovanvettorio Soderini, agronomo fiorentino del 1500, sul “Sangiogheto”. 

Si può dire che il Sangiovese sia una delle espressioni massime della regione Toscana, una sorta di estensione artistica del luogo. 

Il 65% della superficie vitata Toscana è dedicata al Sangiovese, un’uva resistente nei secoli e uno dei vini considerati tra i migliori al mondo. Ma perchè?

Sembrerebbe che il vitigno si sia adattato nel corso dei secoli alla sua madre terra collinare e che “lei” pare averlo adottato amorevolmente creando una sinergia in verticale, dalle radici al grappolo, davvero straordinaria! E’ bello pensare che sia proprio questa la formula magica di un vitigno di oltre 2000 anni d’età. 

Nasce un vino elegante e equilibrato, indicato per accompagnare qualsiasi tipo di piatto. 

E’ lungo il catalogo toscano di rossi a base Sangiovese, un’uva che peraltro vanta anche tutte le denominazioni, DOCG - DOC - IGT.

Un ulteriore dettaglio. I vini in purezza citati ad incipit di questo paragrafo, un Brunello di Montalcino per intendersi, sono frutto del Sangiovese Grosso, il vitigno considerato pregiato poiché situato in zone superiori in termini di qualità. Esiste anche un Sangiovese Piccolo, certamente meno pregiato ma che ha consentito al Sangiovese di conquistarsi ampi spazi di coltivazione in svariate regioni d’Italia ed oltre confine, nonché di accaparrarsi anche la notorietà di cui vanta. 

Nel centro Italia, escludendo la Toscana, lo si trova in buonissima misura e con eccellenti risultati in Umbria, nelle zone del Montefalco e nel Torgiano, nelle Marche concorrendo alla produzione di Rosso Conero e Rosso Piceno, in Abruzzo e in Lazio. 

Percorrendo la penisola verso nord il Sangiovese è presente anche in Lombardia, Veneto e in quantità massiccia nelle terre dell’Emilia Romagna, specie nel tratto collinare che dalla costa del riminese si addentra verso Imola e l’Appennino. Quest’ultima regione si accaparra il secondo posto in classifica per la presenza di Sangiovese, seppur con ovvie differenze di risultato rispetto ad un Chianti qualsiasi.

In Romagna il Sangiovese è un vino DOC, il rosso si riempie di un gusto che ricorda il profumo di viola e il sapore dei frutti rossi, il Sangiovese romagnolo è una sintesi eccellente della terra su cui prende vita, si accompagna bene a carni rosse, selvaggina e alla tradizione pastificia della Romagna. 

Nondimeno il meridione di Puglia e Campania e di entrambe le isole sembrano gareggiare a testa alta.

CONCLUDENDO…

E’ stato un excursus enologico sul vino dei vini italiano. Non si può che provare grande orgoglio e profonda ammirazione per i tanti produttori di vino a base Sangiovese i quali, senza dubbio, si stanno impegnando con amore a perpetuare una storia millenaria di successo. 

In una cultura enologica in forte espansione, l’augurio per questo 2023 è che la terra non smetta mai di regalarci grandi soddisfazioni e che l’uomo continui senza sosta a prendersene cura.

Nell'enoteca online OldWine, a questo link, https://oldwine.it/tutti-i-prodotti-2?q=Vitigno-Sangiovese potrai trovare tutta la selezione di vini che utilizzano il vitigno Sangiovese.

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