Barone di Villagrande

Villagrande non è solo il titolo nobiliare: è il nome della contrada di Milo dove la mia famiglia vive da oltre trecento anni. Siamo sul versante est dell’Etna, che guarda verso Taormina e il Mar Jonio. E siamo a 700 metri sul mare. Qui il clima non è siciliano, mediterraneo o continentale. Qui il clima è etneo. Temperature e precipitazioni sono influenzati dagli effetti del vulcano attivo e dall’altitudine. In autunno e in inverno la piovosità è fino a dieci volte maggiore che nel resto della Sicilia. In inverno e all’inizio del germogliamento, le temperature minime possono andare sotto lo zero risultando pericolose per la vite. D’estate la temperatura massima non è mai elevata come nel resto della Sicilia, e la pioggia è quasi inesistente, ulteriormente attenuta dalla pendenza accentuata del terreno, fortemente drenante per via della sua composizione lavica. Una vera benedizione per queste uve è la forte escursione termica fra il giorno e la notte, che nella stagione autunnale arriva fino a 30 gradi. Il risultato è una gradazione alcolica più bassa rispetto alla media dei vini siciliani, con una particolare ricchezza di acidità fissa e di estratti.