Langhe Bianco DOC Il Fiore Braida
Nella Tenuta Serra dei Fiori si producono vini bianchi dalla forte personalità, proposti con un marchio che simboleggia la sintonia degli sguardi dei proprietari – sguardi positivi, che si uniscono a formare un fiore – e sul tema del gioco, attraverso il seme e il valore delle carte. Il Fiore Braida è l’incontro tra un vitigno internazionale, lo Chardonnay, con un autoctono di spiccata originalità, la Nascetta.
Produttore:
Braida
Informazioni utili
Descrizione
Denominazione
Langhe Bianco DOC.
Uva
Chardonnay 70% e 30% Nascetta (vitigno autoctono piemontese, semi aromatico con ottima longevità) da impianto viticolo nella tenuta Serra dei fiori, comune di Trezzo Tinella. Terreno a 400 m slm esposto a sud. Densità impianto 4100 ceppi per ettaro, tralcio rinnovato, inerbimento naturale permanente, concimazioni contenute a base organica.
In Cantina
L’uva viene messa intera nei torchi, poi si procede con la pressatura soffice. Il mosto è chiarificato, decantato e mandato nelle vasche di fermentazione a una temperatura fra i 10° e i 15°. L’affinamento prosegue in acciaio per circa quattro mesi e in bottiglia per ulteriori tre mesi.
Degustazione
Colore giallo paglierino. Vino di grande bevibilità che trova nella freschezza ed eleganza le sue armi migliori. L’apertura aromatica soprattutto floreale lascia spazio ad un secondo tempo di preannunciata mineralità. Al palato è gradevole per freschezza e pulizia, con persistenza e complessità. Ai più pazienti saprà dare particolari soddisfazioni anche dopo un paio d’anni di affinamento in bottiglia. Accompagna antipasti magri, primi piatti delicati e ricette a base di pesce della cucina mediterranea.
Servizio
Servire a 10-12°.
Produttore
Braida
Dieci vigne, sei case, una chiesa.
La storia di Braida si lega a quella di Rocchetta Tanaro, piccolo centro del Monferrato astigiano. “Il mio paese non è una sorpresa, son dieci vigne, sei case, una chiesa”: sono parole dello chansonnier Paolo Frola, che è anche il medico condotto di Rocchetta. La canzone fu scritta con Gianni Mura, bevendo la Barbera di Rocchetta. Di quelle dieci vigne cantate da Frola, alcune sono Braida. Erano di nonno Giuseppe, poi sono passate a papà Giacomo, adesso le coltivano Giuseppe e Raffaella Bologna. L’azienda nasce dall’entusiasmo, la passione e il coraggio imprenditoriale di un rocchettese “Doc”, Giacomo Bologna.