
Franciacorta Brut DOCG Ferghettina

Riconoscimenti
Il prodotto ha ottenuto uno o più premi/riconoscimenti dalle riviste o esperti del settore.

Informazioni utili
Descrizione
Uve da cui è prodotto: Pinot nero 35% e Chardonnay 65%
Collocazione geografica del vigneto: Faedo in località Pianezzi a 500 m. s.l.m. con esposizione Sud-Ovest e località Palai a 700 m. s.l.m. con esposizione Sud; Cembra in località Valbona (valle laterale alla Val di Cembra) ad una quota di 450 m. s.l.m.
Sistema di allevamento:“pergoletta trentina aperta” con 6000 viti per ettaro a Faedo e guyot con 6200 ceppi per ettaro a Cembra.
Tipo di terreno: Faedo si trova tra la formazione permiana della piattaforma porfirica (roccia vulcanica) e i depositi werfeniani di arenarie, siltiti, marne, calcari e dolomie. Il terreno è variabile in profondità da 30 a 100 cm, è di tipo limoso–calcareo e poggia su un conglomerato marnoso.
Valbona invece è stata modellata anticamente dal ritiro di ghiacciai e più tardi dall’opera del torrente Scorzai. Scavando nella roccia porfirica (origine vulcanica) si sono originati dei terreni sabbiosi dal colore bruno scuro, ricchi di scheletro (ciottoli arrotondati).
Note di degustazione
Vino di colore giallo paglierino carico, perlage molto fine con corona persistente.
Dal profumo maturo, ricorda chiaramente i caratteri dello Chardonnay, con l’invecchiamento si riscontrano sentori di vaniglia, paté di mandorla, nocciola, fieno, muschio, pietra focaia.
Al gusto è estremamente secco, franco, con molto carattere e una struttura importante.
Considerati i caratteri, non dosato e piuttosto maturo, è da considerarsi uno spumante da tutto pasto.
Note di produzione
Fermentazione ed invecchiamento in piccoli fusti di rovere a contatto del proprio lievito con l’effetto della “clessidra” settimanalmente il vino va rimescolato. La rifermentazione in bottiglia è fatta in primavera utilizzando vini base di due annate e di due varietà diverse, la sboccatura si effettua dopo non meno di 36 mesi di permanenza sui lieviti.
Abbinamenti
Produttore
Pionieri della viticoltura eroica
Produrre vino di gran pregio dai vigneti posti tra la Valle dell’Adige e la Valle di Cembra, precisamente sulla collina di Faedo, collina che a detta di molti possedeva una ridotta vocazione vitata. Arrivando un giorno ad un vino dove la chimica non è ammessa, dove tutto deve seguire un filo logico verso la purezza, la purezza assoluta.
“In un mare di schiava,
coltivata a Faedo e venduta agli Alto-Atesini per produrre il “lago di Caldaro” abbiamo puntato su dei vini quasi rivoluzionari per il momento: la Schiava e il Vin dei Molini vinificati in rosato… freschi, fragranti, profumati e a bassa gradazione, in contrasto con un vino, il “lago di Caldaro”, spesso spento, piatto e addirittura abboccato, dolce, con note calde e sovente ossidate, che stavano nauseando un consumatore sempre più esigente e desideroso di novità”
Il prodotto ha ottenuto uno o più premi/riconoscimenti dalle riviste o esperti del settore.
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